Problematiche dell'eta evolutiva

Cosa sono e cosa comportano

Problematiche età evolutivaL’età evolutiva indica una fascia di anni che va dalla primissima infanzia all’adolescenza. Durante questo percorso di crescita i cambiamenti da affrontare sono numerosi e riguardano sia lo sviluppo fisico che quello cognitivo, affettivo e comportamentale.

Tappe fondamentali come l’inizio della scuola, l’integrazione con gli altri, l’apprendimento di regole ed il cambiamento del corpo sono delle “sfide” importanti e possono provocare dei disagi e alterare il normale comportamento.

La difficoltà che si incontra, nel riconoscimento di questi problemi, sta nel fatto che spesso, durante questa età, non si riesce così facilmente a spiegare e ad esternare il proprio disagio verbalmente.

Infanzia (0-12 anni)

L’infanzia rappresenta una fase del ciclo di vita durante la quale avvengono numerosi ed importanti cambiamenti fisici, comportamentali, affettivi ed emotivi. Il bambino si trova ad affrontare sfide quotidiane come la separazione dai genitori, l’inizio della scuola, le prestazioni scolastiche e l’apprendimento di nuove regole. A volte, affrontare tali compiti evolutivi può essere difficile e divenire fonte di sofferenza. Quando questo accade, il bambino può manifestare segnali di disagio che solo raramente vengono espressi verbalmente e si manifestano per lo più a livello comportamentale, fisico ed emotivo. Per tale ragione è importante riconoscere tempestivamente i segnali di sofferenza del bambino per poter intervenire tempestivamente.

È quindi fondamentale per il bambino un sostegno psicologico e/o psicoterapeutico che lo aiuti a comprendere i vissuti emotivi che sono alla base dei comportamenti sintomatici. Obiettivo del sostegno è quello di ridurre la sintomatologia e il malessere.

Anche per i genitori il disagio del bambino può essere fonte di sofferenza e di preoccupazione e, in questi casi, l’opportunità di avere uno spazio dove essere ascoltati è di grande aiuto, permettendo di comprendere meglio le proprie emozioni e quelle del proprio bambino e consentendo, pertanto, di migliorare le abitudini di comunicazione familiare.

Adolescenza  (12 – 20 anni)

L’adolescenza è una fase della vita caratterizzata da numerosi cambiamenti sia fisici che psicologici che possono provocare turbamenti. L’adolescenza  rappresenta un periodo critico, sia per i ragazzi che possono andare incontro a comportamenti rischiosi, sia per i genitori che li affiancano nel processo di crescita.

I ragazzi vivono una condizione di passaggio dall’essere bambini al diventare adulti, cercano di prendere decisioni autonome, di mettersi alla prova e di confrontarsi con i pari e con gli adulti. Tutto questo non è sempre facile e può essere causa di malessere. Tale malessere può riguardare:

  • difficoltà a relazionarsi con gli altri
  • calo del rendimento scolastico
  • rifiuto di andare a scuola
  • comportamenti devianti o antisociali
  • utilizzo di sostanze (alcol, droghe, farmaci).

 Talvolta il disagio si esprime attraverso il corpo con sintomi fisici quali, mal di testa, mal di pancia, mal di stomaco, nausea oppure sotto forma di disturbo alimentare.

Di fronte a questi segnali, si rivela indispensabile un supporto di tipo psicologico e psicoterapeutico.

 Il professionista  offre quindi uno spazio che permette al ragazzo di esplorare le paure, le insicurezze e le difficoltà che gli impediscono un naturale percorso di crescita, rendendolo capace di comprendere se stesso ed il proprio mondo emotivo, in grado di tollerare le frustrazioni e quindi pronto ad affrontare l’incertezza che caratterizza la vita.

Sintomi

Le motivazioni più frequenti per cui i genitori contattano lo psicologo sono:

  • Difficoltà scolastiche (scarso rendimento, difficoltà in specifici apprendimenti, difficoltà di concentrazione e comprensione, rifiuto a frequentare la scuola…);
  • Difficoltà di relazione con i pari;
  • Difficoltà di separazione dal genitore;
  • Paure e ansie;
  • Traumi (incidenti, lutti, separazione e divorzio dei genitori, malattie…);
  • Comportamenti ostili o aggressivi, spesso ingiustificati;
  • Somatizzazioni (lamentele di dolori e disagi fisici senza riscontro medico).

Trattamento dei disturbi dell’età evolutiva a Bari

Il trattamento dei disturbi dell’età evolutiva consiste nella terapia psicologica di sostegno.

L’intervento cognitivo-comportamentale applicato ai soggetti in età evolutiva è un tipo di psicoterapia che si basa su un metodo di studio clinico e scientifico ed è considerata il trattamento di elezione per molti disturbi psicologici dei bambini e degli adolescenti. La terapia congitivo-comportamentale ha la caratteristica di essere un tipo di intervento breve, strutturato e basato sul principio che pensiero, emozione e comportamento sono tre aspetti del funzionamento dell’individuo che interagiscono di continuo e si influenzano reciprocamente.

La psicoterapia può aiutare i bambini e gli adolescenti in vario modo: ad esempio, possono ricevere appoggio emozionale, aiuto nella risoluzione dei conflitti con altre persone o nella comprensione delle emozioni proprie e altrui.

Nel caso dei bambini e degli adolescenti, oltre al dialogo, il gioco e il disegno costituiscono forme importanti per condividere pensieri, emozioni e affrontare i problemi. Il gioco è uno strumento privilegiato perché nel corso dell’attività ludica il bambino può esprimere i suoi pensieri e le sue emozioni dominanti. Anche il disegno, che sia spontaneo o richiesto dal terapeuta, è fondamentale perché attraverso la modalità figurativa il bambino può rappresentare graficamente i suoi timori, le sue paure e in generale il suo mondo interno.